Ero in giro a piedi nella Val d’Orcia, in una sorta di pellegrinaggio pagano verso Roma.
In mezzo alle colline che sembravano non destinate a un uso agricolo ma alla sola fruizione estetica,
immersa nel profumo della ginestra, delle Robinie, del Gelsomino,
sotto gli ulivi in fiore
e con il solo rumore dei miei passi ho avuto la chiara sensazione di essere intrisa di bellezza.
E ho pensato che non diamo, non do abbastanza peso alla bellezza della vita.
Quando è proprio essa per cui spesso vale vivere.
Allora, lì in mezzo, col mal di piedi che avevo, ho deciso di raccoglierle, le bellezze della vita.
Una piccola collezione, tutta personale e progressiva delle bellezze che incontro sulla mia strada.
Mi piacerebbe lasciarle al mondo come una collezione di opere d’arte.
Forse lo è.
Le “mie” bellezze “Meine” Schönheiten des Lebens:
- la morbidità delle facce delle persone quando le incontri al mattino presto
- der Veneziano in der Abendsonne (und keine Sitzung mehr anstehend!)
- guardarsi le mani con le unghie appena laccate
- die Himmelschlüsselwiese am Windisch
- l’odore di soffritto che esce dalle cucine dei ristoranti nel momento in cui senti fame
- der Sonntagmorgen mit einem Krimi von Fred Vargas im Bett
- il merlo che un mattino di dicembre fa il suo bagno di bellezza nella fontana davanti alla finestra della cucina
- riuscire a mettere in legge un principio che hai pensato proprio tu
- der Grünspecht, der am Morgen mit seinem betrunkenen Flug den Etschradweg quert
- annaffiare l’orto agli ultimi raggi di sole
- das Gesicht meiner kleinen Nachbarin, die mir ihre erste Schultasche zeigt. Lila, mit Glitzer!
- il concerto degli uccellini che d’estate inizia puntualmente alle 4.30 del mattino
- die Feuerlilie in der Wiese unterm Haus
- frühmorgens mit dem Rad durch eine gerade erwachende Stadt zu flitzen
- il profumo del bosco dopo la pioggia
- morgens ins endlich aufgeräumte Büro zu kommen
- sentir arrivare il messaggio WhatsApp del figliolo che sta in Germania
- die erste Ringelblume des Jahres begrüßen
- chiudere lo zaino e pensare che domattina si parte!
- das kleine Igelchen im Garten herumtapsen hören
- il dolce tremore delle ginocchia quando senti che inizia qualcosa di nuovo
- Girare, una domenica mattina, tutta sola in una città che non conosci e che non ti conosce
- Vincere.